...Siamo tutti Clandestini...

sabato 3 maggio 2008

...PRIMA L'UOMO...



Abbiamo pensato di riportare questo articolo pubblicato sul Quotidiano della Calabria di Lunedì 28 Aprile a pag. 19, per prendere spunto e ricordare l'impegno di tanti missionari, volontari, cooperanti in giro per il mondo, che in maniera silenziosa e molte volte senza alcun guadagno agiscono nel mondo... ed anche nella nostra città.
Non si può guardare in faccia alla povertà, stabilire a priori chi ha più o meno diritto ad essere chiamato povero o bisognoso... lo si intuisce e basta. Così nella necessità non si può pensare al "mio povero" al tuo povero...si può esclusivamente pensare che in quel momento quella persona ha più bisogno. La Dichiarazione del Millennio, approvata nel 2000 da 186 Capi di Stato e di Governo nel corso della Sessione Speciale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, stabilisce l’obiettivo centrale del dimezzamento della povertà assoluta entro il 2015. Tale obiettivo si articola in otto finalità (Millennium Goals), alle quali deve essere improntata l’azione di cooperazione a livello internazionale. L'Italia dal 2002 ad oggi nel solo Afghanistan ha già speso 11 milioni 128mila euro Appoggio alla governabilità democratica e allo sviluppo...Dovrebbe partire entro il primo trimestre 2008 un importante progetto che mira a migliorare il sistema di pianificazione strategica territoriale e a promuovere donne, giovani e gruppi indigeni nelle regioni Quiché e Huehuetenango, in Guatemala è ha una previsione di spesa per la di 3 milioni 700mila dollari. Immaginiamoci in totale quale è l'impegno di spesa Italiano nella cooperazione internazionale.
Ma non fermiamoci all'Italia..
Per il periodo 2007-2013, l’Ue ha stanziato per la Calabria e La Sicilia 6,28 miliardi di euro, cifra più cifra meno...: 1,93 miliardi andranno alla Calabria e 4,35 miliardi alla Sicilia, prendendo in considerazione entrambi gli strumenti finanziari comunitari per le politiche del settore, il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e il Fondo sociale europeo (Fse).
Anche questo rientra in una strategia di recupero e di cooperazione se così vogliamo vederla...
A questo punto un interrogativo :...Ma uno svedese o un danese (che guadagnano tanto) perchè mai dovrebbero aiutare un Calabrese, che non sa tante volte come sfruttare e valorizzare questi aiuti ?

1 commento:

  1. L'argomento è piuttosto difficile ed articolato...bisogna fare i conti con innumerevoli variabili...E'giusto aiutare se siamo a nostra volta aiutati dagli altri?Hai fatto l'esempio dei danesi o di altre nazioni del nord europa che aiutano noi calabresi, e sono convinto che sono aiuti che assolutamente non meritiamo. Non meritiamo di essere aiutati perchè siamo i primi a non volerci aiutare da soli. Non abbiamo voglia di lavorare, non abbiamo voglia di assumerci le responsabilità delle nostre sciagurate decisioni, non vogliamo aprirci al mondo che ci sta intorno perchè tutto sommato ci stiamo bene nella nostra brodaglia fredda...ci sguazziamo dentro lamentandoci ogni tanto per questa "solita minestra",ma non facciamo nulla di più...in sostanza siamo abbastanza parassiti e in dialetto "lamentusi"...Arrivando dunque al nocciolo della questione siamo praticamente uguali ai Rom di contrada Cipolla. Non chiediamo l'elemosina ma chiediamo aiuti dai fondi europei, siamo disoccupati ma nessuno ha voglia di andare a raccogliere olive perchè lavorare nei campi è faticoso e rende poco, ci lamentiamo di essere senza soldi "manco n'euro ppì ni cacciar n'occhio" ma poi giriamo con macchinoni appena usciti dal concessionario, più o meno come gli "zingari" che sono senza soldi ma hanno i denti d'oro e le roulotte extra lusso. Purtroppo siamo entrambi, noi calabresi e i Rom, "Figli di un dio minore" per dirla con le parole della giornalista Giusy Regalino...non avremo handicap fisici ma siamo mentalmente limitati...tutti, nessuno escluso, io in primis...Mettiamoci dunque una mano sulla coscienza e vediamo di prendere provvedimenti, magari iniziamo a cambiare noi e chissà che i Rom non si adeguino, magari al posto di elemosinare ai semafori inizieranno anche loro a lavorare e a costruirsi uno spazio migliore e più dignitoso all'interno della "nostra" e dico "nostra" società.

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