L’ Orissa è uno stato dell'India orientale, di 36,706,920 abitanti…. Potremmo iniziare così una breve riflessione sulla drammatica situazione della persecuzione dei Cristiani nel mondo e in particolar modo nell’India. Ma qui, questa volta, non si tratta di una storiella da “C’era una volta..”, ma di morti, ammazzati a causa del proprio credo, della propria religione … La cultura indiana, che in Occidente viene spesso rappresentata in maniera banale e superficiale come una cultura della tolleranza e della convivenza, si mostra per quello che è: nazionalista ed intollerante. L'India è uno Stato dove la religione viene utilizzata come uno strumento di preservazione di un sistema di caste che è assolutamente vergognoso e pazzesco e che purtroppo, nonostante l'abolizione formale, è sopravvissuto a 50 anni di democrazia. Si può capire, nell'impatto con il mondo indiano, quale tipo di rivoluzione abbia rappresentato il cristianesimo....
...Siamo tutti Clandestini...
venerdì 26 settembre 2008
MARTIRI CRISTIANI IN INDIA
L’ Orissa è uno stato dell'India orientale, di 36,706,920 abitanti…. Potremmo iniziare così una breve riflessione sulla drammatica situazione della persecuzione dei Cristiani nel mondo e in particolar modo nell’India. Ma qui, questa volta, non si tratta di una storiella da “C’era una volta..”, ma di morti, ammazzati a causa del proprio credo, della propria religione … La cultura indiana, che in Occidente viene spesso rappresentata in maniera banale e superficiale come una cultura della tolleranza e della convivenza, si mostra per quello che è: nazionalista ed intollerante. L'India è uno Stato dove la religione viene utilizzata come uno strumento di preservazione di un sistema di caste che è assolutamente vergognoso e pazzesco e che purtroppo, nonostante l'abolizione formale, è sopravvissuto a 50 anni di democrazia. Si può capire, nell'impatto con il mondo indiano, quale tipo di rivoluzione abbia rappresentato il cristianesimo....
lunedì 1 settembre 2008
IL CPA (o CPT) DI SANT'ANNA...(CROTONE)
In provincia di Crotone e precisamente a Sant'Anna, si trova il centro d’accoglienza più grande d’Europa.
Ospita 1.677 persone su una capienza ufficiale di 1.698 posti. Dormono in container e tende. Molti di questi ospiti non ricevono nessun tipo di informazione in materia legale e di informazione riguardo i loro diritti...
Scriviamo queste poche parole giusto per ricordare che a due passi da casa nostra si vive una situazione di sofferenza, di disagio e di difficoltà...
Non vogliamo esprimere giudizi...solo informare e cercare di capire...sicuramente chi legge e chi passerà sulla 106 potrà farsi una idea di come gli ospiti si trovaino, così come chi conosce un pò la provincia, saprà chi gestisce le entrate e le uscite dal centro e chi trova il primo ingaggio agli ospiti...
Ma cosa significa la parola C.P.T. ???....
Istituiti nel 1998 dalla legge sull’immigrazione Turco Napolitano (art. 12 della legge 40/1998), i Centri di Permanenza Temporanea sono strutture detentive dove vengono reclusi i cittadini stranieri sprovvisti di regolare titolo di soggiorno.
In base all’art. 14 del T.U. 286/1998, come successivamente modificato dalla legge Bossi Fini (L 189/2002), il trattenimento nei CPT viene disposto dal Questore per un tempo di 30 giorni, prorogabile di altri 30.
Nonostante i cittadini stranieri si trovino all’interno dei CPT con lo status di trattenuti o ospiti, la loro permanenza nella struttura corrisponde di fatto ad una detenzione, in quanto sono privati della libertà personale e sono sottoposti ad un regime di coercizione che, tra le altre cose, impedisce loro di ricevere visite e di far valere il fondamentale diritto alla difesa legale.
Il funzionamento dei CPT è di competenza del Prefetto, che affida i servizi di gestione della struttura a soggetti privati, responsabili del rapporto con i detenuti e del funzionamento materiale del centro. Ad amministratori di enti pubblici, giornalisti, operatori di organizzazioni per i diritti dell’uomo e garanti per i diritti delle persone detenute è vietato l’accesso ai CPT. Solo deputati e senatori, previa autorizzazione prefettizia, possono visitare i CPT.
Iscriviti a:
Post (Atom)