...Siamo tutti Clandestini...

giovedì 16 ottobre 2008

“LA LIBERTÀ DI PENSIERO È PIÙ FORTE DELLA TRACOTANZA DEL POTERE”





Reduce dall’ennesimo tg delle 20.30 mi trovo ancora una volta a pensare che in fondo sarebbe stato meglio leggere un quotidiano. Ci sono gli approfondimenti, i focus, le foto, i punti chiave in grassetto..Mi chiedo quanta altra gente come me rivolga a se stesso questo consiglio e cominci così a porsi l’annoso dilemma della scelta del quotidiano di sinistra o di destra, scorrendo automaticamente i titoli più famosi con gli inserti più allettanti (La Repubblica o Il Corriere della Sera o Il Messaggero?). Chissà se come me inizierebbe a fare la considerazione che alla fin fine, per avere un quadro generale il più neutro possibile, bisognerebbe comprarne un paio, dedicandosi magari alla raccolta, perché no?, dell’atlante storico illustrato dell’Italia centrale fra il 1871 e il 1914 piuttosto che dei grandi classici greci raccontati da …
Forse molta gente, come me, penserebbe di avere poco tempo e poco denaro da spendere per un così fondamentale diritto e sicuramente si chiederebbe perché pagare ciò che si può avere gratis (si fa per dire, solo 120 euro a bimestre per essere sempre connesso – questo è il mio caso e non cito) su internet o in tv o nei giornali in metro?
Qualunque sia il canale scelto, qualunque sia il suo prezzo, dobbiamo sempre domandarci “cosa?”. Che cosa ci viene raccontato?Cosa, se possibile, omesso? Cosa trasformato, sottolineato, ingigantito?
E’ un esercizio impegnativo tenere vivo il senso critico, ma rimane un obbligo morale cercare la verità.
Il giornalismo rimane schiavo del potere di turno e i redattori non amano più la verità e la giustizia.
Le trasmissioni televisive ripetono se stesse e tolgono la ricchezza della diversità, relegando i programmi, gli scrittori e i giornalisti scomodi in orari di nicchia, senza schiamazzi e rumori.
Gli editori italiani sono impegnati in politica e servono il proprio interesse, oppure sono imprenditori e sono per loro natura legati al profitto tratto dal rapporto col pubblico che compra e legge i loro giornali.
Non è disfattismo. Occorre avere le difese molto alte per non lasciarsi narcotizzare e indurre a sognare solo il nostro piccolo e misero mondo.
Quanti sono i focolai di guerra oggi nel mondo?

Cosa sta succedendo in Pakistan?in Iraq?in Afghanistan? La democrazia è tornata davvero?La guerra contro il terrorismo?Le pulizie etniche nella ex Jugoslavia?Il problema della desertificazione e dell’approvvigionamento energetico?
La Georgia e la Cecenia?Il Tibet e la Cina?
Non dimentichiamoci mai che anestetizzare la massa è una nobile arte e che è facile diventare vittime inconsapevoli.
Perciò viva i blog, viva internet e la sua inafferrabile democrazia, in cui tutti possono dire tutto, in cui l’informazione viene dal basso e le opinioni sono anche di gente comune e in cui, proprio per questo, siamo obbligati ad usare il cervello. Finalmente per scelta.


FLORIANA FUSTO

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